Psicologo Psicoterapeuta a Cagliari

Specializzata in psicoterapia individuale e di gruppo

 

Dott.ssa Benedetta Mulas

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Differenziarsi dalla famiglia di origine per diventare “adulti”

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La famiglia riveste un ruolo determinante nello sviluppo psicologico di ogni individuo, esercitando un’influenza costante che si protrae dall’infanzia all’età adulta. Pur riconoscendo l’inconfutabile importanza del sistema familiare come contenitore di angosce e risolutore dei conflitti tipici delle prime fasi di vita, occorre considerare anche il ruolo di processi secondari che agiscono in un secondo momento dell’esistenza individuale e permettono, attraverso diverse varianti, di distaccarsi dal nucleo originario ed esprimere il vero sé.

Dal mito familiare alla teoria sistemica

Moti psicologi tra cui Jung hanno posto l’accento sull’importanza che la famiglia riveste nel tortuoso percorso alla base dello sviluppo psichico di ciascuno di noi. Secondo il modello psicoanalitico all’interno di ogni famiglia si instaura un legame che rappresenta il frutto del mondo inconscio delle figure genitoriali: un contenitore che rende possibile esercitare la funzione genitoriale attraverso un atteggiamento affettivo che da un lato contiene le angosce del bambino, mentre dall’altro lo mantiene connesso al tessuto emozionale proprio delle figure primarie. 

L’influenza che la famiglia esercita sull’individuo è in buona parte inconscia, ovvero costituita da contenuti che il genitore non ha saputo mentalizzare ma che si riflettono sullo sviluppo psichico del figlio. 

I temi irrisolti dei genitori si tramandano di generazione in generazione e possono ostacolare il processo di separazione dal nucleo familiare di origine. Quando ciò accade l’Io no differenziato tipico dell’età infantile mantiene la propria vulnerabilità alle influenze esterne, impedendo all’Io di esprimersi pienamente e restando costantemente permeabile ai fantasmi dell’Altro.

Il contributo di Bowen 

Murray Bowen ha fornito un interessante contributo tutt’ora applicato nella psicoterapia familiare e individuale. Il suo modello parte dall’assunto che all’interno di ogni sistema sia presente un Io indifferenziato: una sorta di identità collettiva che può svilupparsi lungo diverse scale di intensità coinvolgendo in misura maggiore o minore i singoli membri. L’Io familiare si esprime attraverso precise dinamiche relazionali che formano alleanze, distanze e rifiuti tra i singoli individui ed influisce fortemente sul processo di separazione di ciascuno di essi.

Nei casi caratterizzati da un Io indifferenziato a bassa intensità tale processo avviene in modo pressoché naturale. Diversamente, famiglie con un’identità collettiva particolarmente intensa possono impedire la differenziazione del sé, instaurando legami simbiotici all’interno del nucleo familiare che successivamente la persona ricerca all’esterno, coltivando relazioni anche di coppia basate sulla dipendenza emotiva o su meccanismi ugualmente disfunzionali. 

Si tratta di persone che non riescono a distaccarsi dalla famiglia di origine, che restano dipendenti dai sentimenti altrui e tendono a ricercare in ogni azione una conferma o disconferma del proprio valore personale. Ciò avviene in quanto il processo di differenziazione è fondamentale per costruire i propri confini ed acquisire un buon livello di funzionamento come individuo, in forma autonoma.

Al contrario di coloro che hanno superato il processo di differenziazione, queste persone possono arrivare all’età adulta senza riuscire a strutturare un’identità definita e slegata dal contesto di origine. Ciò influisce non solo sul piano relazionale e dei confini psicologici, ma anche sull’investimento emotivo e sulla motivazione a perseguire obiettivi personali, che solitamente vengono visti come secondari rispetto all’appartenenza e all’identificazione basata sull’Altro. Elevati livelli di fusionalità sono inoltre correlati a un minor grado di funzionamento in altre aree della vita individuale che coinvolgono il piano personale e professionale, impedendo alla persona il raggiungimento dei propri obiettivi che spesso restano inconsapevoli persino alla diretta interessata.

Stili di attaccamento e psicoterapia

Il grado di differenziazione dalla famiglia di origine è strettamente correlato allo stile di attaccamento, con effetti che si riflettono anche sul rapporto di coppia. 

Al contrario dello stile sicuro, coloro che hanno sviluppato uno stile familiare invischiato tendono a mantenere un funzionamento individuale e relazionale basato sulla pressoché totale assenza di confini. Tale elemento porta i singoli membri a un elevato coinvolgimento emotivo che impedisce ad ognuno di essi di rispondere efficacemente agli stimoli esterni secondo i propri bisogni e competenze. Nella vita quotidiana ciò può esprimersi mediante la tendenza a non prendere decisioni in modo autonomo, nel ricercare costantemente conferme da parte della famiglia di origine o dell’altro e nella percezione di una scarsa efficacia personale. 

Meccanismi opposti ma ugualmente disfunzionali si attivano quando il processo di differenziazione è ostacolato da uno stile relazionale disimpegnato: in questo caso i confini sono così rigidi da impedire lo scambio affettivo e il sostegno reciproco tra i singoli membri, caratteristica che sembrerebbe favorire l’autonomia personale ma in realtà impedisce alla famiglia di svolgere il ruolo di holding necessario allo sviluppo della propria identità.

Oltre alle conseguenze descritte in precedenza, il mancato processo di differenziazione porta a sperimentare molteplici effetti a livello emotivo, con sentimenti contrastanti che spesso condividono il senso di colpa. Crescendo la persona può sentire il bisogno di distaccarsi concretamente dal nucleo di origine ma il senso di colpa può impedirne il soddisfacimento, portando quest’ultima a chiedere un aiuto professionale. La psicoterapia agisce su tali dinamiche fornendo alla persona strumenti concreti per la gestione delle emozioni negative e la creazione di confini stabili, aiutando la persona a completare il processo di separazione dal nucleo di origine e favorendone l’autonomia sociale ed affettiva.

Dott.ssa Benedetta Mulas Psicologo e Psicoterapeuta a Cagliari

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