Psicologo Psicoterapeuta a Cagliari

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Dott.ssa Benedetta Mulas

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Il disturbo da accumulo

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Il disturbo d’accumulo, detto anche disposofobia, è quella condizione per cui le persone temono che nell’atto di buttar via qualcosa vi sia una scelta sbagliata, dannosa o incosciente.

Con la paura di buttare vecchi o inutili oggetti, anche malfunzionanti, la persona riempirà la propria casa di ingombri privi di valore materiale, utile o affettivo. A prescindere dal loro stato conservativo, infatti la persona non percepirà come insolito o patologico, il bisogno di circondarsi di oggetti non necessari, ma li riverserà sul piano emotivo, fisico e relazionale, rendendosi schiavo della patologia stessa.

Per vergogna il più delle volte, questa patologia viene celata all’interno delle mura familiari.

Ora – e finalmente – nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali‎ (DSM-5) la patologia, viene classificata come patologia a sé col fine di favorire una diagnosi e un approccio terapeutico più efficace e mirato.

E’ importante fare attenzione a non confondere il disturbo da accumulo con la passione del collezionista.

Il disturbo d’accumulo infatti è generalmente associato a tratti di tipo ossessivo e compulsivo, a disturbi del tono dell’umore, come uno stato depressivo, a fobia sociale o a disturbi di tipo ansioso. In tale disagio, la persona che ne è vittima prova un vero e proprio malessere emotivo al solo pensiero di eliminare gli oggetti che continua a conservare e accumulare. Il gesto di ripulire un proprio spazio equivale a vuotarlo della propria esistenza, rendendo così il soggetto impotente e succube dell’impulso irrazionale.

Quando la casa diventa invivibile per quantità di vestiti, giornali o ingombri inutili, e il malessere riempie, così come le cose accumulate, ogni spazio, occorre prendere coscienza della patologia al fine di poterla affrontare, elaborare e superare.

In questo senso, un percorso di psicoterapia individuale potrà aiutare la persona a conoscere e accettare il proprio disagio, a trovarne le cause, a gestire in maniera sana le emozioni negative, a resistere all’impulso all’accumulo e ad evitare quanto più possibile le ricadute e la cronicizzazione stessa dell’atto.

Dott.ssa Benedetta Mulas Psicologo e Psicoterapeuta a Cagliari

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