Psicologo Psicoterapeuta a Cagliari

Specializzata in psicoterapia individuale e di gruppo

 

Dott.ssa Benedetta Mulas

Via Mameli 49, Cagliari

Tel. +39 349 66 03 960

I Test Psicologici

Sei in: Raccolta di Articoli di Psicologia Psicoterapia


Lo sviluppo di strumenti tecnici per esplorare  o misurare i diversi aspetti della personalità del soggetto, risale all’ ultima decade del secolo scorso (“era di Galton“) ma il periodo di massima espansione del settore avviene negli anni 30-40, stimolato anche dalla rivoluzione nel campo degli studi sulla percezione condotti dalla Scuola di Berlino (noti come Teoria della Gestalt), con lo sviluppo delle più importanti Tecniche Proiettive (come il Rorschach) e l’affermazione delle più importanti tecniche per la valutazione delle capacità intellettive (Simon e Binet; Weschler e Bellevue) negli U.S.A.

Oggi, costantemente vengono creati nuovi strumenti d’indagine volti a sondare specifici aspetti emergenti in concomitanza con l’incremento di patologie legate all’evoluzione della società e dei costumi (per esempio, i Disturbi Alimentari ed i Disturbi dell’Immagine Corporea ad essi associati; le Sindromi da Dipendenza, ecc.).

Tuttavia, le rassegne americane degli ultimi 10 anni continuano a riportare tra i più diffusi e affidabili da quasi mezzo secolo, gli stessi  cinque Test:

1) Il Test di Rorschach:

Tecnica proiettiva per eccellenza, ,scarsamente strutturata che fornisce anche delle misure. Ideato da H. Rorschach negli anni 30, da oltre 60 anni continua ad essere ritenuto lo strumento più sofisticato e affidabile nell’esplorazione dell’organizzazione della personalità. Strumento privilegiato per arrivare a una diagnosi differenziale nell’ampio spettro dei Disturbi Funzionali e per fornire indicazioni utili nell’ottica della terapeutica differenziata..
Per la sua struttura, simmetrica intorno ad un asse centrale, sollecita la proiezione dello schema corporeo e  mobilita, più di ogni altro Test, istanze profonde collegate all sentimento d’Identità. Non essendoci raffigurato nulla, la macchia sullo sfondo obbliga a concentrare l’attenzione sulle forme e sui contorni, mettendo allaprova il confine tra il dentro ed il fuori e risulta quindi anche un’ottimo strumento per valutare la solidità dei confini dell’Io (Chabert, 1994).
Oltre a fornire indicazioni chiare sull’organizzazione dei processi di pensiero e sull’organizzazione degli affetti consente di valutare il livello di integrazione dei due poli (cognitivo e affettivo) nel processo adattativo del soggetto esaminato.

2) IL Test di Bender (BGT):

Il Test Gestaltico visuo-motorio  può essere somministrato a partire dai 3-4 anni. E un test neuropsicologico, percettivo-motorio, non-verbale, molto strutturato, ideato da L.Bender negli anni 30 che per la sua semplicità  (nove figure geometriche molto semplici da copiare in modo fedele) e l’immediatezza del compito (il tempo medio di esecuzione è di 6′) oltre a presentare  numerosi vantaggi, risulta a tutt’oggi il più affidabile strumento nell’ambito dello screening e della diagnosi differenziale delle patologie e dei danni organici. L’obiettivo primario è quello di valutare il livello di maturità  e d’integrità delle strutture neurologiche (S.N.C.) nelle varie fasi dello sviluppo e nelle diverse condizioni psicopatologiche. Tra i suoi numerosi vantaggi va sottolineata l’impareggiabile funzione di abbassamento dei livelli di tensione e conseguente promozione di un’atteggiamento di maggior collaborazione da parte del soggetto, se adoperato come Test di “apertura” o di “avvio” nel corso di un’indagine psicodiagnostica. La sua componente grafica (realizzazione grafica (caratteristiche del tratto e del segno) e organizzazione spaziale), fornisce inoltre indicazioni su molti  aspetti e tratti della personalità.

3) Le Scale WAIS (WAIS-R) e WISC-R:

Scale di livello o di Intelligenza, ideate da  D.Weschler negli anni 40 per la misurazione delle capacità intellettive del soggetto. In virtù della loro struttura, oltre a fornire una misura delle capacità intellettive in termini di Q.I, consentono di valutare, attraverso la lettura e l’analisi qualitativa del profilo, lo stile cognitivo del soggetto, l’organizzazione dei processi di pensiero, le potenzialità rispetto al rendimento effettivo e la capacità di problem solving nei contesti sociali e nel processo adattativo anche perché, alcuni subtest come Comprensione, Vocabolario Completamento di Figure, gettano luce su aspetti della personalità oltre la sfera cognitiva del soggetto, attraverso l’attivazione di meccanismi di proiezione.

4) MMPI (MMPI-II):
Questionario di personalità costituito da una serie di items a risposta vero o falso. La valutazione del protocollo avviene attraverso la grigliatura delle risposte fornite dal soggetto e la loro classificazione all’interno di specifiche scale cliniche. Il profilo che ne risulta, dà indicazioni circa i principi organizzativi della personalità: la struttura caratteriale e tratti di personalità . Pur trattandosi di una tecnica d’indagine semi-strutturata che esplora la personalità nel suo insieme, come tutti i questionari di personalità,  diversamente da una tecnica proiettiva – scarsamente strutturata – quale è il Rorschach, gestisce una gran quantità d’informazioni coscienti ( la risposta data dal soggetto ad ogni quesito è condizionata dai processi di censura legati alla struttura di controllo razionale e della sfera conscia) per cui la dimensione previsionale può risentirene.

5) Il T.A.T :
Test, percettivo e strutturato malgrado la sua ambiguità latente, (immagini che raffigurano o rappresentano scene di vita e che il soggetto deve interpretare),  come il Rorschach e l’MMPI ha come obiettivo l’esplorazione della struttura di personalità. In virtù delle sue caratteristiche sollecita la drammatizzazione e la messa in scena delle relazioni di oggetto. E’ un’ottimo complemento al Test di Rorschach, per la sua funzione di rimobilitazione di istanze conflittuali legate a conflitti intrapsichici (come quello Edipico)(Chabert, 1994).

Insieme a queste tecniche, un accenno meritano le Prove Grafiche ed in particolare Il Test del Disegno della Figura Umana (DFU), il Test del Disegno della Famiglia ed il Test di Wartegg, per le notevoli potenzialità investigative  e l’ampia diffusione in ambito clinico, in particolare nell’età evolutiva.

Il disegno rappresenta da sempre uno degli strumenti elettivi tra le tecniche proiettive quale mezzo di libera espressione del soggetto, la cui interpretazione si basa sull’analisi della produzione grafica. Esso presenta inoltre molti vantaggi, tra cui:
– rapido da eseguire
– quasi sempre accettato di buon grado dal bambino e dall’adolescente
– applicabile a partire dall’età scolare (5-6 anni)
– minimo dispendio di energie e di materiale
– non soggetto a condizionamenti socio-culturali; ai livelli di scolarizzazione; ad abilità verbali o  linguistiche specifiche e pertanto, risulta adatto come strumento investigativo in tutti i contesti caratterizzati da  una realtà multietnica
– inoltre, come tutte le tecniche espressive, oltre che strumenti diagnostici, possono avere una valenza “terapeutica”  che non va sottovalutata..
Infine, la componente grafo-motoria, correlata all’intensità del segno fornisce un valido supporto nella diagnostica differenziale giacche é collegata a meccanismi inconsci individuali (disposizioni energetiche) non modificabili da fattori occasionali e quindi rappresenta un tratto stabile della personalità.

Dott.ssa Benedetta Mulas Psicologo e Psicoterapeuta a Cagliari

La riproduzione anche parziale è vietata senza previa autorizzazione.

 

 

Richiedi una consulenza online

La consulenza online è gratuita.